Cari lettori,
la "coerenza" è uno di quei comportamenti, uno di quegli stili di vita che spesso, quasi sempre, fanno parte degli aspetti positivi della vita di un uomo o di un'organizzazione.
Ma che valore ha questo termine in un paese che ha sempre saltato la barricata per unirsi alla controparte ogni volta che si presentava l'opportunità di conseguire vantaggi a discapito dell'onore e della propria reputazione?
Non stiamo a rimarcare le volte in cui nella storia d'Italia ciò è accaduto; ne hanno già parlato in tanti e non faremmo altro che aggiungere altre righe inutili all'articolo.
La vera domanda è: che valore ha la coerenza delle proprie idee, dei propri comportamenti in un paese come l'Italia?
Abbiamo assistito negli ultimi mesi al peggio della politica: i politici e i partiti hanno sempre cambiato idee, fatto giravolte, detto una cosa e fattane un'altra ma almeno ciò avveniva a distanza di qualche anno.
Ci si rimangiava tutto nel giro di qualche lustro: storico fu il "mai con il mafioso Berlusconi" pronunciato da Bossi. L'acqua però passava sotto i ponti e trascinava via con il tempo le dichiarazioni e le ruggini.
Oggi invece si dice tutto e il contrario di tutto nel giro di una settimana.
Non solo: il linguaggio politico è diventato talmente violento, le offese personali arrivate a un livello tale che le capriole a cui abbiamo assistito nell'ultimo mese sembrano veramente da medaglia d'oro olimpica!
Se per Bossi dovettero passare cinque o sei anni dalla famosa frase per Di Maio e Renzi è bastato appena qualche giorno. Che schifo!
Si che schifo! Consentiteci di avere la nausea di questa politica e di questi politici, la nausea per un mondo in cui la Fiamma Tricolore e i suoi componenti non si riconoscono più.
Oggi tentare di fare politica è veramente un sacrificio perchè si viene equiparati a questa gentaglia, perchè la gente che di questi soggetti ha il vomito preferisce non andare a votare.
E allora che significato ha la coerenza delle idee, delle azioni, dei comportamenti dei militanti e dirigenti della Fiamma Tricolore?
E' coraggio o incoscienza?
In un sistema democratico marcio dalla testa ai piedi senti un signore, un onorevole come Librandi, uno che non vincerebbe nemmeno le elezioni del proprio condominio, sedere in Parlamento grazie a liste bloccate e alla storiella del "voto utile". "Che vi voto a fare? Votare per voi è un voto perso!" Bene, bravo allora continua a votare quelli utili e poi ti ritrovi Librandi a rappresentarti: uno che non ha mai comprato un litro di latte in vita sua, uno che non ha idea di come vive il popolo, uno che fa parte di quella consorteria, di quell'élite che governa l'Italia da sempre fregandosene dei bisogni della gente. Vota per lui.
Ed eccolo il Librandone fresco di adesione all'ennesimo partito, quello nuovo renziano, dichiarare in radio: "Le idee bisogna adattarle al momento storico". A queste parole un militante della Fiamma fa un balzo di tre metri dalla sedia! Che bel voto utile quello che date ai partiti dei Librandi vero?
Sputatevi in faccia voi del voto utile.
Utile o non utile voi non conterete mai nulla perchè nelle liste dei vostri "capitani", nelle liste dei vostri "democratici" ci sarà questa gente.
"Le idee bisogna adattarle al momento storico". Pensa te che stronzi quelli come noi che tentano di rimanere coerenti nella propria vita, che non barattano la propria dignità per un posto in una qualsiasi lista, in una qualsiasi consorteria. E quanti ne abbiamo avuti di inviti in questi anni...
Mentre dunque adattate le vostre idee al momento storico pensate ancora una volta al voto utile.
La coerenza è sicuramente coraggio, e in Italia incoscienza, ma noi abbiamo la dignità e l'onore quello che voi e loro non avrete mai.
Niemals!
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