Questo governo, sono certo, ci darà una quantità tale di argomenti che non basterebbero le 24 ore quotidiane a commentarne tutte le bestialità. Proveremo a sceglierne una al giorno: avremo l'imbarazzo della scelta ma ci metteremo d'impegno.
Oggi tocca a lui: l'eterno secondo, quello che in una sfida a due arriverebbe terzo, quello che se l'elettorato fosse composto dai suoi famigliari perderebbe comunque.
Con un curriculum simile non puoi non essere al governo in Italia. Parliamo di Darione Franceschini nuovamente in sella al ministero dei Beni culturali e del turismo.
Abbiamo più volte sostenuto che questo ministero dovrebbe essere, in senso di importanza, almeno pari se non superiore persino al ministero dell'economia. D'altronde che vuoi, hai un paese in cui c'è solo il 70% del patrimonio mondiale dell'umanità intera, la culla della civiltà mediterranea, dell'impero romano, del rinascimento. Bazzecole in fondo.
Giusto quindi secondo la logica dei nonpensanti governanti italiani metterci come sempre il decerebrato di turno.
Ed eccolo Darione Franceschini sfoggiare il meglio di se già il primo giorno: la visita al museo dell'antifascismo. (Oh mio Dio è ripartita la tiritera del pericolo "fascismo"? Vedremo.)
Considerando quindi cosa sia il fascismo ho immaginato un museo antifascista dove si narra la storia delle tangenti, delle mancate ricostruzioni dai terremoti, della corruzione, delle ruberie, delle opere pubbliche finite dopo vent'anni, dei loro costi decuplicati, dei ponti che cadono, dei paesi che franano....e invece no. Questo è stato storicamente l'antifascismo secondo la realtà, vai a vedere cosa sia stato invece nel mondo surreale di Darione.
D'altronde lo capiamo. Se ha potuto visitare un minuscolo museo da perditempo e fandonie visitare il museo del fascismo sarebbe stato impossibile.
Non esiste dite? Come no! Esiste eccome.
E' ogni giorno di fronte a voi. Vi circondano ancora oggi strade, palazzi, acquedotti, opere pubbliche ancora saldamente in piedi, riforme epocali. Se oggi l'Italia è quello che è nonostante una guerra, nonostante un'indipendenza perduta quel 3 settembre del 1943 lo si deve a quel Fascismo. Non sono bastate le milioni di tonnellate di bombe dei terroristi del cielo a cancellare un'epoca.
Ecco perchè Darione nostro non avrebbe mai potuto visitare un museo del Fascismo: dovrebbe viaggiare su e giù per l'Italia e anche oltre caro ministro dei beni culturali.
Un esempio? La manderei volentieri ad Asmara, la piccola Roma, anch'essa patrimonio mondiale dell'umanità. Non lo faremo: una volta esportavamo cultura oggi esporteremmo merda.


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