In
momenti di particolare crisi e gravità come quello che stiamo affrontando, con
il governo più incompetente che l’umanità intera ricordi, occorre intervenire
immediatamente, senza perdere più nemmeno un giorno, a favore delle famiglie.
Ogni
singola ora di ritardo potrebbe avere conseguenze sociali ed economiche
apocalittiche per l’intero paese e per la sua stabilità.
Non
vorremmo infatti che il ritardo e la leggerezza con cui si è affrontata
l’emergenza coronavirus, tra una cena al ristorante orientale o le campagne
“abbraccia un cinese”, si riproponga nuovamente in quello degli interventi a
favore delle famiglie.
I
problemi che un grande paese come l’Italia deve affrontare sono tanti, urgenti
ed enormi: se è stato giusto, nonostante i colpevolissimi ritardi, affrontare
in prima istanza quelli sanitari è ora necessario dare serenità e
tranquillità alle famiglie dando un segno tangibile dell’operato del
governo che oltre a decreti allarmisti e chiacchiere al momento nulla ha fatto.
Scontato
il fatto che né giorno 26 marzo né il 3 aprile rientreranno a lavoro, molti
italiani, lavoratori dipendenti e autonomi, stanno iniziando a fare i conti
in tasca con pagamenti e scadenze e con il mantenimento delle proprie famiglie
con entrate ridotte o totalmente azzerate.
Riceviamo quotidianamente segnalazioni di
famiglie e artigiani che sono costretti a recarsi in banca per chiedere la
sospensione, tutt’altro che scontata in barba a ogni decreto, dei mutui quando
invece ciò dovrebbe accadere a prescindere.
E
se in passato si deliberavano in una notte decine di miliardi per aiutare le
banche ad oggi non si vede l’ombra di un euro per le famiglie. Non una
bolletta rinviata, non un rid o un pagamento sospeso: una vergogna assoluta!
Anziché
consigliare gli italiani di utilizzare il tempo “meditando” il governo
Conte-Casalino tra un decreto “mezzo mezzo” e uno “fare finta”, tanto per
citare il mitologico De Luca governatore della Campania, trovi immediatamente
il tempo per un decreto serio stavolta in cui adottare immediati ed urgenti
provvedimenti.
Il
Movimento Sociale Fiamma Tricolore suggerisce pertanto al governo alcune misure
da adottare:
-
Ridurre la bolletta energetica/gas alla sola voce riguardante il consumo
materia prima/energia;
-
Sospensione immediata di ogni mutuo per famiglie e aziende senza la
richiesta da parte del debitore all’istituto di credito;
-
Sospensione di rate di prestiti e finanziamenti fino al termine
dell’emergenza;
-
Garantire l’accesso alla rete in modo gratuito a tutte le famiglie
congelando gli aumenti indiscriminati da parte degli operatori;
-
Contributo/Pagamento affitti per le abitazioni delle famiglie meno
abbienti;
-
Emissione di buoni alimentari per la spesa famigliare settimanale;
Ci auguriamo che i provvedimenti
suggeriti vengano assunti al più presto e soprattutto si eviti di farcirli di
inutile burocrazia.
Troppe
sono le anomalie in questi giorni: dalle mascherine vendute a 50 euro
cadauna ai prezzi triplicati di alcuni beni essenziali; non vorremmo
infatti che da questa situazione, proprio come con il mercato nero in guerra, ci
ricavassero vantaggi e posizioni di arricchimento solo determinati soggetti che
non solo ad oggi possono operare ma sono liberi di speculare come meglio
credono. Cosa indegna di un paese civile!
La
liquidità annunciata che deve essere inserita in sistema vada quindi alle
famiglie per sostenere la domanda durante e dopo la crisi. Alle aziende medio/piccole,
spina dorsale del paese, basterà che la domanda si mantenga forte una volta
finita l’emergenza. Ed invece dopo 15 giorni dall’inizio della crisi stiamo già
assistendo alle crisi di pianto dei grandi colossi industriali che lamentano
crisi di liquidità inesistenti al fine di accaparrarsi fondi a tassi
bassissimi! Non è IKEA che il governo deve sostenere ma le famiglie e i piccoli
imprenditori. FATE PRESTO!
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