Reggio Cal. 4 nov - Quasi tre mesi di chiusura dal famoso 8 marzo fino ai primi giorni di giugno: questo il primo crimine politico del Governo nei confronti della Calabria che ancora oggi grida vendetta e che noi del Movimento Sociale Fiamma Tricolore abbiamo contestato fin dal giorno di Pasquetta in quanto i dati e l’evoluzione della pandemia dimostravano chiaramente come l’indiscriminata chiusura della nostra regione, con pochissimi casi e tutti di ritorno tra l’altro, fosse totalmente inutile con l’unica conseguenza, tra l’altro, di arrecare un danno economico ingentissimo alle attività imprenditoriali e commerciali della nostra regione.
Sono passati quasi 8 mesi da quella chiusura insensata: 240 giorni in cui abbiamo più volte chiesto la riapertura di strutture sanitarie sul territorio regionale, l’assunzione di nuovo personale medico e infermieristico, l’aumento dei posti in terapia intensiva: nulla di tutto ciò è stato fatto!
A imprenditori e commercianti invece è stato chiesto di tutto: adeguamenti delle aziende, distanziamento di lavoratori e clienti, smartworking, prodotti per l’igienizzazione, visori, tamponi di continuo, mascherine: tutti obblighi assolti dalle imprese, lo Stato invece nulla eppure sono ancora loro a pagare!
Ripetiamo ancora una volta: queste misure non serviranno ad abbattere la curva dei contagi. Distruggeranno solo la nostra economia nel complice silenzio di tutta la classe politica regionale interessata esclusivamente, a questo punto non abbiamo timore ad affermarlo, a rinviare le elezioni per incassare più stipendi possibile.
Francesco De Leo - Segretario Regionale
Movimento Sociale Fiamma Tricolore

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