Dopo una settimana nessuna novità: vince la “Linea Speranza” pro-Zuccatelli; perdono (e muoiono) i Calabresi.
Catanzaro 14 nov - E’ trascorsa ormai una settimana dallo “scandalo Cotticelli”, tra Ufo e crisi di identità il noto Crozza ha avuto persino il tempo di perfezionare pure le imitazioni di Cotticelli e Zuccatelli, ma in Calabria si continua a morire per le incapacità conclamate e l’inadeguatezza degli uomini posti al comando dal Governo.
Al momento vince la “linea Speranza”: quella del “facciamo
passare un paio di giorni e tutto tornerà a tacere”.
Evidentemente il signor Speranza non ha fatto i conti con i rompiscatole della Fiamma Tricolore, quelli che al posto dell’opposizione rappresentata dal felpato leghista e dalla vaiassa romana, gli chiederebbero conto della sua audizione al Copasir secretata dal governo o del piano Covid nazionale stilato e poi declassato a “scenario possibile”.
Non avendo infatti l’Italia aggiornato il piano
pandemico nazionale dal 2006 e avendone stilato uno, definito totalmente inadeguato,
pasticciato e approssimativo dal un rapporto dell’OMS poi “misteriosamente”
scomparso, sarebbe stato proprio il ministro Speranza il primo degli indagati
per la strage causata dal coronavirus durante la prima ondata.
Non parliamo poi del commissario all’emergenza: alla notizia che sarà lui a gestire la distribuzione del vaccino in molti stanno già prenotando un posto in cimitero!
Dicevamo, nessuna reazione: nulla di fatto in Calabria
in otto mesi ma nessuno si è sentito in dovere di scusarsi con i calabresi. Nemmeno
quelle facce di bronzo di sindacati che giusto il 9 settembre incontravano
Cotticelli e che oggi si presentano in procura a raccontare cosa? Le loro
favolette? A fare gli indignati, quelli privi del peccato originale?
Speravamo che confessassero al dott. Gratteri la loro
complicità ma siamo rimasti ancora una volta delusi. A tal signori ricordiamo
che se su Cotticelli pende una condanna per comportamento antisindacale è certo
per l’opera del sindacato autonomo Fials e non per quelli di “governo” della triplice
complici della situazione sanitaria oggi presente in Calabria.
Avevamo già chiesto la scorsa settimana l’apertura di indagini sull’operato del commissario Cotticelli e oggi siamo qui a richiedere al dottor Gratteri, unica persona di cui abbiamo piena fiducia, di aprire un’inchiesta sulla falsariga della procura Bergamasca che non ha avuto timore a indagare presidente del Consiglio, ministro, amministratori regionali e financhè sequestrare le mail e chat del dott. Brusaferro dell’istituto superiore di sanità.
Se la “Linea Speranza” troverà successo sarà ancora una volta la sconfitta delle persone perbene; tutti sbagliano, nessuno paga, nessuno si scusa.
Ad oggi, dopo otto mesi nessuno ha detto “ho
sbagliato”. E di certo la fila dovrebbe essere invece molto lunga. Un’unica
differenza con gli altri sprechi e mancanze dell’apparato pubblico: in questo
caso è in gioco la vita delle persone. Vergogna!
Movimento Sociale Fiamma Tricolore
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