Catanzaro 11 nov - La Segreteria Provinciale del MSI-Fiamma Tricolore, così come il resto dei Cittadini Calabresi, stà assistendo ormai con rabbia al disvelarsi ormai clamoroso della mala, diremmo ormai pessima, gestione della Sanità Calabrese che, attraverso ben 11 anni di commissariamento, travalica le tradizionali carenze dei politicanti nostrani per appalesarsi ai palcoscenici governativi nazionali.
Alzi la mano, o scagli la prima
pietra, il Calabrese che non abbia assistito, sgomento prima ed incazzato poi,
alle comparsate televisive del finalmente ex Commissario Cotticelli e che poi
non abbia sentito montare ancora di più la rabbia alla sua sostituzione con
l’ancora più impresentabile ed ineffabile Zuccatelli. Due esempi di “boiardi di
stato” che nulla hanno a che fare con la Sanità e la corretta gestione
economica se non le giuste amicizie ed i giusti agganci politici (che ora fanno
a gara per scaricarli).
Ma questo non significa che "Giuseppi" non riesca a fare anche di peggio, e per questo si stà attrezzando. Alla
faraonica struttura di 25+2 componenti lo staff commissariale, Giuseppi pare voglia
affiancare, non magari sostituire per come ci saremmo aspettati noi comuni
cittadini abituati a fare i conti (scusate l’involontaria citazione) con i
problemi di un bilancio domestico che tende a non quadrare mai, al 76enne
venuto da Cesena (giusto per evitare che domani il “nostro” dovesse essere
costretto a domandare all’usciere notizie sulla Sanità calabrese)
nientepopodimenochè il redivivo Gino Strada, persona che riteniamo certamente
più capace nello gestire dal punto di vista pratico, vista la sua vasta
esperienza in Africa ed in altre parti del terzo Mondo certo più affini alla
considerazione che la nostra Calabria riveste ai piani alti della nostra
Nazione, ma niente a che vedere con persone di provata esperienza e capacità come potrebbe essere,
ad esempio, Bertolaso (già utilizzato in periodo Covid in ben tre regioni e
sempre con ottimi risultati). Troppa grazia Sant’Antonio!
Ed allora legittima e giustificata
tutta questa rabbia esplode ed i Catanzaresi si ritrovano così come tante altre
Comunità della Calabria, cosa davvero impensabile fino a qualche giorno fa, in
almeno un migliaio a manifestare in modo pacifico ed ordinato lungo le vie del
Corso.
Una manifestazione che nasce solo dalla rabbia per quello che stava accadendo e che pur, o forse proprio perché, senza sigle e senza etichettatura di parte, il che ne ha permesso la massima inclusività e partecipazione, e di cui speriamo non si disperda il senso ed i contenuti permettendo così che venga ripetuta, così come è necessario vista la pervicacia che viene dai politicanti al potere di tutte le estrazioni e di tutte le Istituzioni – sarebbe stato bello e certamente giusto che Abramo ed i suoi consiglieri, i consiglieri regionali e, perché no, i parlamentari catanzaresi fossero stati presenti o almeno avessero dato la loro solidarietà ai manifestanti atteso che il tema dell’iniziativa era “Calabria NO Zona Rossa” ed invece nessuno di loro era presente, nemmeno in spirito – nel negare ai Calabresi giustizia per questa situazione in cui li hanno precipitati per le loro grosse inadempienze, e sperando soprattutto che lo spirito Comunitario si possa tradurre in sostanza politica quando si tratterà, domani, di affrontare quelle sfide cui tanto tengono e temono lorsignori dei voti e delle poltrone. Capisci a me!
Lorenzo SCARFONE - Segretario Provinciale Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore

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