Elezioni città metropolitana: qualcuno fermi il piccolo Attila. Reggio e la sua provincia in balia dei deliri di onnipotenza di Falcomatà.

Reggio Cal. 21 gen. - Con ancora di fronte agli occhi le immagini da terzo mondo, umilianti per il genere umano, che hanno visto dei bambini di una scuola di Reggio andare a lezione con delle coperte addosso per il freddo, a causa del mancato rifornimento di gasolio per i sistemi di riscaldamento, siamo qui nuovamente costretti ad intervenire per l’ennesima aberrante azione “falcomatiana”.

Anziché nascondersi dalla vergogna per tale episodio, simbolo come sempre della sua abituale incapacità e cattiva amministrazione, il signor Falcomatà continua imperterrito per la sua strada in merito allo svolgimento delle elezioni per la città metropolitana. Appena qualche cortigiano a cui è stato comandato di scrivere: queste le poche ed uniche voci a favore dello svolgimento, domenica prossima, delle elezioni per il rinnovo del consiglio metropolitano.

Non c’è nulla che tenga di fronte l’inamovibile volontà del sempre più onnipotente sig. Falcomatà: pareri del Cts, raccolta firme da parte dei cittadini, interi schieramenti politici e amministratori. Niente di niente!

Un consiglio metropolitano che si configura illegittimo ancor prima di esser votato: non solo mancano all’appello decine di amministratori di comuni sciolti, dimissionari o in scadenza che rappresentano oltre 50.000 abitanti della provincia ma a questi si aggiunge il consiglio comunale di Reggio Calabria, rappresentante di 180 mila cittadini, che ogni giorno di più si configura come illegittimo ed abusivo per via dei brogli e della truffa elettorale perpetrata durante le elezioni a danno dei cittadini.

Se a diversi comuni è stato impedito di votare a novembre per il rinnovo dei propri organi legislativi non c’è invece, secondo i falcomatiani, tempo da perdere per la città metropolitana: una fretta che non si spiega se non con la bramosia di potere di un uomo ormai in preda a crisi periodiche di arrogante megalomania che non solo ha gettato nel baratro una città ma che aspira a distruggere l’intera provincia: non si spiegherebbe altrimenti l’ingresso della città metropolitana nel capitale sociale di società in house finanziariamente moribonde al fine di fornire liquidità per tirare a campare.

Stiano attenti i nostri concittadini e amministratori della provincia; questa amministrazione reggina ha chiara la via: dopo aver annientato e affogato nei debiti la città il piccolo Attila punta a distruggere e fare lo stesso con l’intero comprensorio provinciale.


Giuseppe Minnella - Portavoce Provinciale

Movimento Sociale Fiamma Tricolore

Federazione di Reggio Calabria


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