Ms-Fiamma: Multe a trabocchetto per i cittadini reggini: altro indegno salasso economico!

Reggio Cal. 20 gen - Consapevoli dell’enorme difficoltà in cui versa il nostro paese, specie in questo periodo, avremmo evitato di porre sul piatto della bilancia ulteriori problematiche locali di cui, a nostro avviso, la responsabilità è prevalentemente dell’attuale amministrazione comunale reggina.

Come se non bastassero le ormai soverchianti tiranniche prese di posizione di chi mal governa la città, i cui fatti sono evidenti al cittadino ma soprattutto alla Procura, e  che spaziano dall’ incuria delle periferie all’abuso d’ufficio, dalla questione Miramare al dileggio per chi ha lasciato la vita terrena per poi essere, con complicità da chiarire ma evidenti all’opinione pubblica, presente post mortem ai seggi elettorali, ci giunge l’ennesima segnalazione e ulteriore mortificazione perpetrata ai danni del cittadino.

Allorquando la pandemia da covid19 era al massimo picco della sua straziante e tragica virulenza e mieteva vittime in tutta la nazione, a Reggio Calabria con diabolica non curanza già si pensava come poter rimpinguare le casse comunali. Proprio in questi giorni infatti centinaia di famiglie reggine, già indebolite economicamente dalla situazione di emergenza in atto e costrette a casa dai recenti DPCM, stanno ricevendo numerose multe effettuate in alcune strade a scorrimento veloce ovvero quelle che costeggiano il torrente Calopinace e la sopraelevata strada che permette di oltrepassare il porto il cui limite di velocità, che ci auguriamo sia rivisto, è fissato in appena 50kmh.

Già in passato, e per la natura delle strade in oggetto, avevamo chiesto di rivedere ed innalzare questo limite che oggi viene utilizzato invece in modo zelante per colpire il cittadino a tradimento.

Attenzione: non cerchiamo di difendere certo gli stolti aspiranti piloti di formula uno che viaggiano sulle strade citate a velocità folli e che vanno giustamente sanzionati ma chiediamo al comandante Zucco di provare a percorrere, magari in bicicletta, la discesa delle bretelle del Calopinace: scoprirà che anche senza pedalare supererebbe l’attuale limite.

Ponga fine pertanto, lui o chi per lui, a manie di protagonismo e, senza voler essere presuntuosi al punto da fornire consigli ad un esperto della mestiere, metta mano alla crescente “maleducazione” automobilistica foriera dell’assenza totale di controlli da parte della sua polizia municipale: intervenga come chiede sempre più la cittadinanza, ad esempio, per far rispettare il codice della strada ai tanti giovani che ormai spopolano a bordo delle loro biciclette elettriche sulle aree pedonali e non ad alta velocità senza curarsi minimamente di bambini e passanti.

Dott. Luca Taveri Addetto Stampa

Federazione di Reggio Calabria


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