Brogli ed incapacità, danni di immagine ed erariale: ecco i motivi per i quali Falcomatà dovrebbe dimettersi.

Reggio Cal. 26 mar -
Negli ultimi mesi la città di Reggio Calabria è stata più volte oggetto di attenzione dei media nazionali. I motivi però non sono da ricercarsi nel suo splendido paesaggio o nella sua storia piuttosto riguardano la vicenda dei brogli elettorali delle ultime elezioni amministrative e la spazzatura che ricopre ogni angolo della città.

Gravissimi danni di immagine che una amministrazione di incompetenti continua ad infliggere al corpo moribondo della nostra città con sicure ripercussioni economiche che, proprio in questa sciagurata epoca di pandemia, colpiranno certamente in modo durissimo le attività di ristorazione, turistico e alberghiere durante la prossima stagione estiva.

In questi mesi nonostante l’inchiesta sui brogli si sia allargata a macchia d’olio e abbia investito in pieno non solo il capogruppo del partito democratico Castorina ma in prima persona il sindaco Falcomatà e l’ex presidente del consiglio comunale ed oggi assessore Delfino, nessuno si è sentito in dovere, quantomeno morale, di fare un passo indietro e presentare le proprie dimissioni.

La Reggio Calabria che Falcomatà aveva promesso ai reggini nel lontano 2014 è lungi dall’essere realizzata; la “normalità” a cui questa città doveva andare incontro è stata un disastro totale: non solo Reggio non offre oggi nulla di più rispetto a sette anni fa ma questo sindaco è riuscito a negare ai cittadini tutti i servizi minimi essenziali!

Potremmo racchiudere nel trittico “Acqua, Strade, Spazzatura” l’emblema del fallimento amministrativo di un sindaco che al di là di dirette facebook e sceneggiate memorabili (come dimenticare quella riguardante l’arrivo dell’acqua della Diga del Menta), poco o nulla ha fatto di buono.

Sul versante dei rifiuti non solo la raccolta differenziata è diminuita ma una città totalmente ricoperta di spazzatura fa i conti con un costo del servizio per i cittadini notevolmente aumentato e che il comune non ha inteso ridurre nonostante si viva con i topi sotto ogni uscio di casa! I risultati sono sotto gli occhi di tutti: a fronte di deleghe ricevute dalla regione ormai 6 anni fa non c’è nessun impianto funzionante in provincia di Reggio né, al di là delle solite promesse, nessuna discarica attiva.

A fronte di interventi straordinari ormai quotidiani le discariche ricompaiono puntuali dopo meno di 24 ore senza che alcun controllo venga esercitato. Danni erariali quindi che tutti i cittadini reggini pagano quotidianamente e a cui si aggiungono le strade della città: se in campagna elettorale venivano vaneggiati oltre 400 km di asfalto rifatto in città oggi anche le strade di recente rifacimento sono state tutte nuovamente, più volte, distrutte senza che ci sia stato alcun controllo da parte dell’amministrazione. Reggio è ormai una giungla dove una ditta può arrivare, distruggere e rattoppare come meglio crede certa del mancato controllo dei suoi amministratori. Basti vedere cosa sta accadendo a Sbarre Centrali in questi giorni ed i “ripristini” effettuati, se cosi possono essere definiti.  

Rinnoviamo dunque il nostro accorato appello al sindaco Falcomatà: eletto con evidenti brogli elettorali e considerate le sue ormai conclamate incapacità amministrative e gestionali compia un gesto di dignità e si dimetta prima che sia troppo tardi. Il malato, la nostra città, è ormai giunto alla fase irreversibile.

Giuseppe Minnella - Portavoce provinciale

Movimento Sociale Fiamma Tricolore

 


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